Luis Alvarez

ROMA... SEMPRE ROMA

Para mi niña CARLA

*****

                                                 

 “A Roma sempre è Primavera

  ...................

 Anche se piove è sempre aprile.”

                                                                                            Lando Fiorini                                                                                                                                                               

 ****************************

 Si vas a Roma, hermano,

búscame que te cuento

una historia pequeña.

 

******

No importan los milenios

que a cuestas te has portado.

Reservado en tu seno,

en ti,

todo tiene su espacio.

Sin adornos marciales

Trajano, en el mercado,

contempla su futuro

en las otras banderas

que ostenta el Quirinale.

 

Los foros imperiales

que, ya ancianos, resumen

la opulencia primera,

hospedan hoy los símbolos

de otra unión sin esclavos

y el Altar de la Patria

será una sede nueva.

 

El Museo del Tridente

no quiere perder huellas.

Tendrá Renacimientos,

Medioevos, Barrocos,

tal vez Romanticismos

para alegrar las mentes.

 

En fin,

quiere ser inclusivo,

quiere ser infinito.

******

Si vas a Roma, amigo,

búscame que te cuento

otra historia pequeña.

 

******

Y si llegas a la Apia

hallarás a los mártires

que, en notoria ansiedad,

unieron sus destinos

e hicieron los pilares

de una nueva ciudad

en la que Constantino

renunciaría a su fe,

San Sebastián pondría

nuevamente su pecho

y el mejor agustino

reharía las palabras

que hoy se han esparcido

en un ámbito inmenso

 

Al subir a Gianicolo

Garibaldi impaciente

te espera para hablarte

de su afán libertario.

Allí también la vida

como teatro juega

con los años inmensos

 

Sabrás de los mil templos,

de una cima a otra cima,

que unieron sus horarios.

Eso lo escucharás... y fuertemente.

 

Al subir otra cuesta,

como un nuevo calvario,

los naranjos en flor

y la Santa Sabina,

palpando el Aventino,

harán que tú recuerdes

las glorias bien grabadas

en las siete colinas.

      

******

En la Plaza Navona,

o en la Plaza de España,

te hablarán los Bernini

de sus preocupaciones

en la Roma Barroca.

 

Regresando a Cavour,

a colmar tus deseos

verás, como mi niña,

el paso indestructible

de tiempos infinitos

en la cara maltrecha

del viejo Coliseo...

...de la Domus

...del grande Palatino.

 

******

No olvides un instante

cómo aquel Montesacro

acogió el juramento,

que Bolívar le hiciera,

de salvar a su patria

de yugos extranjeros

y que fuera glorioso

por todos los confines

de la Gran Venezuela,

de Perú y Ecuador,

de Bolivia, Colombia,

con los sueños hermosos

de Panamá unida,

de Cuba y Puerto Rico

y una sola bandera.

 

******

Si vas a Roma, amiga,

búscame que te cuento

otra historia pequeña.

 *******************

 

Primavera del 2014.                                                               

 

 

 

Roma. Primavera del 2007.

 

 

 

  “A Roma sempre è Primavera

...................

Anche se piove è sempre aprile.”

                                                                                            Lando Fiorini                                                                                                                                                               

***

Se vai a Roma, caro fratello mio,

cercami e ti racconto

una storia così piccola.

 

******

 

Non importano i millenni

che fino qua hai portato.

Riservato nella tua anima,

in te, tutto ha il suo spazio.

Senza nessun ornamenti marziali

Traiano,  nel suo mercato,

guarda il suo futuro

nelle altre bandiere

che ha il Quirinale.

 

 

I fori imperiali

che, anziani già, riassumono

quella prima opulenza,

ospitano oggi i simboli

di una’altra unione senza schiavi

e l’Altare della Patria

sarà una sede nuova.

Il Museo del Tridente

non vuole perder traccia.

Avrà Rinascimenti,

Medioevi, Barocchi,

forse Romanticismi

per gioire le menti.

 

 

In fine,

vuole esser inclusivo,

vuole esser infinito.

 

******

 

Se vai a  Roma, amico,

cercami e ti racconto

un’altra storia  piccola.

 

******

 

E si arrivi alla  Appia,  

troverai gli martiri

che, in ansietà notoria,

unirono i suoi destini

e fecero le colonne

di una nuova città

in cui Costantino

avrebbe rinunziato la sua fede,

San Sebastiano avrebbe

messo di nuovo il petto

ed il migliore agostiniano

avrebbe rifatto le parole

che oggi sono sparse

per un ambito immenso.

 

Al salire Gianicolo

Garibaldi impaziente

ti aspetta per parlarti

dell’ansia  libertaria. 

Lì la vita anche come

in uno teatro gioca

con gli anni immensi.

 

Saprai dei mila chiese

di una colle ad altra colle

che unirono gli orari.

Questo lo sentirai…

…e fortemente.

 

Al salire un’altra colle,

come un calvario nuovo,

gli aranci fioriti

e la Santa Sabina,

che palpano l’Aventino,

ti faranno ricordare

i trionfi così impresi

sulle sette colle.

 

 

Sulla Piazza Navona

O sulla Piazza Spagna

ti parleranno i Bernini

delle sue preoccupazioni

nella Roma barocca.

 

Al tornare a Cavour,

per colmare i tuoi desideri

vedrai, come mia figlia,

il passo indistruttibile

dei quei tempi infiniti

nella faccia malconcia

del vecchio Colosseo …

…della Domus

…del grande Palatino.

 

******

 

Non dimenticare nemmeno un attimo

come quel Montesacro

raccolse il giuramento

che Bolívar facesse

da salvare la sua Patria

dei quei gioghi stranieri

e che fosse glorioso

per tutti i confini

del grande Venezuela,

del Perù, del Ecuador,

della Bolivia, della Colombia,

con quei sogni belli

della Panama unita,

della Cuba e del Porto Ricco

e una stessa bandiera.

 

******

 

Se vai a Roma, amica,

cercami e ti racconto

la storia così piccola.



Primavera dell\'anno 2014.